
I Centri Regionali sono il punto di coordinamento delle rispettive Reti Regionali Antidiscriminazioni
Le Reti Regionali Antidiscriminazioni a loro volta composte da un numero variabile di nodi territoriali, con diversa copertura geografica, istituiti presso enti locali o associazioni di settore, in base al modello di governance adottato dalla Regione.
L’istituzione dei Centri regionali e delle relative Reti, pur essendo un atto autonomo delle Regioni, avviene generalmente in accordo con UNAR sulla base di finalità e linee di intervento condivise quali:
- l’emersione dei “casi” di discriminazione: il Centro regionale e la rete dei nodi territoriali operano in raccordo con il Contact Center di UNAR attraverso sistemi di rilevazione e gestione condivisi e procedure standardizzate in grado di assicurare l’omogeneità nella individuazione dei “casi” di discriminazione segnalati dalle vittime, nella presa in carico e nella relativa trattazione;
- il monitoraggio costante del fenomeno discriminatorio che, attraverso la raccolta e l’analisi statistico-interpretativa dei casi di discriminazione trattati dal Centro stesso e dai nodi territoriali della rete regionale, concorre dell’attività di analisi, studio e monitoraggio del fenomeno ad opera di UNAR;
- la realizzazione di azioni e campagne di sensibilizzazione, informazione ed educazione per contrastare, in modo preventivo, le diverse forme di discriminazione e, nello stesso tempo, coadiuvare gli interventi, di livello sia nazionale che territoriale, finalizzati all’inclusione delle persone a rischio di discriminazione;
- lo scambio di strumenti, metodi e pratiche di successo che possano favorire una politica nazionale e territoriale di inclusione e di contrasto alle discriminazioni.
Elenco dei Centri Regionali Antidiscriminazioni
Regione Calabria
Il Centro Regionale Antidiscriminazioni è stato istituito dalla Regione Calabria presso il Dipartimento Sviluppo Economico, Lavoro, Formazione e Politiche Sociali in seguito ad un apposito Protocollo d’Intesa con UNAR.
Il Centro coordina una Rete Regionale distribuita su tutto il territorio composta da cinque Nodi di raccordo, gestiti dalle Province, e da 14 antenne territoriali e punti informativi gestiti da organizzazioni no profit individuate dalla Regione attraverso un apposito Avviso di manifestazione di interesse.
Il Centro Regionale opera in stretta collaborazione con UNAR e con le istituzioni universitarie regionali, svolgendo sia attività di informazione, sensibilizzazione pubblica e prevenzione delle discriminazioni, sia un’azione di coordinamento, indirizzo, formazione e supporto agli organismi pubblici e del terzo settore facenti parte della Rete Regionale antidiscriminazioni.
Nel 2015 il Centro Regionale ha avviato, nell’ambito di un apposito Accordo di programma con UNAR, un’azione di orientamento e formazione rivolta agli operatori dei nodi territoriali sulle tematiche relative alla presa in carico dei casi di discriminazione, in vista della futura attivazione dei servizi rivolti al pubblico.
Informazioni e contatti
Centro Regionale Antidiscriminazioni
Regione Calabria
Dipartimento Sviluppo Economico, Lavoro, Formazione e Politiche Sociali
Via Lucrezia della Valle – 88100 Catanzaro
Tel. 0961 858485
Vito Samà: v.sama@regcal.it
Regione Emilia – Romagna
Il Centro Regionale coordina una Rete regionale antidiscriminazioni composta da 158 punti distribuiti su tutto il territorio e gestiti a loro volta da Amministrazioni pubbliche, organizzazioni sindacali e del terzo settore. I 158 punti sono attualmente suddivisi, in base alle funzioni e alle competenze, in Nodi di coordinamento territoriali, Sportelli e Antenne informative e hanno trattato, dal 2008 al 2014, oltre 270 casi di discriminazione.
Istituito con deliberazione di Giunta regionale n. 1625 del 5 novembre 2007, il Centro Regionale svolge funzioni di monitoraggio, prevenzione e rimozione di tutte le forme di discriminazione riconosciute dall’art. 21 della “Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea”.
In particolare il Centro Regionale:
- elabora e diffonde materiali tematici sul tema delle discriminazioni
- promuove iniziative di sensibilizzazione
- organizza eventi di formazione
- monitora il fenomeno delle discriminazioni a livello regionale
- collabora con altri soggetti pubblici e privati, anche nel quadro di progetti nazionali ed europei
- svolge un ruolo di coordinamento, supervisione ed indirizzo per l’attività di trattazione dei casi di discriminazione svolta dagli operatori della Rete, offrendo consulenza giuridica e formazione mirata.
- Il Centro Regionale contro le discriminazioni dell’Emilia Romagna fa capo al Servizio Politiche per l’Accoglienza e l’Integrazione Sociale dell’Assessorato alle politiche di welfare e politiche abitative della Regione Emilia-Romagna.
Attualmente il Centro Regionale contro le discriminazioni dell’Emilia Romagna fa capo al Servizio Politiche per l’Accoglienza e l’Integrazione Sociale dell’Assessorato alle politiche di welfare e politiche abitative della Regione Emilia-Romagna.
Informazioni e contatti
Centro Regionale Contro le discriminazioni Viale Aldo Moro 21 – 40127 Bologna
tel: 051 527 7495 – 7073 – 7487
fax: 051 527 7074
Viviana Bussadori: vbussadori@regione.emilia-romagna.it
Anna Paola Sanfelici: asanfelici@regione.emilia-romagna.it
Miles Gualdi: mgualdi@regione.emilia-romagna.it
http://sociale.regione.emilia-romagna.it/contro-le-discriminazioni
Fonti e Normative
Legge Regionale Emilia Romagna
Legge-Regionale-Emilia-Romagna-n5-2004
Regione Liguria
Il Centro Regionale di prevenzione e contrasto delle discriminazioni è stato istituito dalla Regione Liguria con delibere di Giunta n. 1638 e n. 1722 del 2012 in attuazione di un protocollo d’intesa con UNAR e opera in stretto raccordo con l’Ufficio promuovendo azioni di prevenzione, contrasto e monitoraggio dei fenomeni di discriminazione basata sul genere, l’orientamento sessuale, la nazionalità, le condizioni di disabilità, età, religione e convinzioni personali.
Il Centro Regionale coordina una Rete Regionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni composta da 34 sportelli, distribuiti su tutto il territorio e gestiti da enti ed associazioni del terzo settore individuate dalla Regione attraverso un Avviso Manifestazione di interesse.
I 34 sportelli sono attualmente suddivisi, in base alle funzioni e alle competenze, in nodi di coordinamento territoriale, sportelli e antenne informative e hanno trattato, dal 2012 al 2014, oltre 58 casi di discriminazione.
Il Centro ha sede presso il Dipartimento Regionale Istruzione, Formazione e Lavoro, Settore Politiche del Lavoro e delle Migrazioni.
Informazioni e contatti
Centro Regionale di prevenzione e contrasto delle discriminazioni
Regione Liguria
Settore Politiche del Lavoro e delle Migrazioni
Via D’Annunzio, 64 – 16121 Genova
Tel: 010 548 5530, 010 548 8489
Fax: 010 5488885
lavoro.migrazioni@regione.liguria.it
www.regione.liguria.it/argomenti/sanita-e-politiche-sociali/immigrazione
Fonti e Normative
Regione-Liguria-Legge-Regionale-n.7-2007
Regione Lombardia
Regione Marche
a Rete territoriale contro le discriminazioni etniche e religiose nella Regione Marche si è costituita nel marzo 2015, ed è composta attualmente da complessivi 29 Nodi (appartenenti sia ad enti pubblici che ad associazioni private), tutti destinatari dei corsi di formazione per il riconoscimento e il contrasto delle discriminazioni etniche e religiose, organizzati sia dall’Ombudsman regionale che dalla Regione Marche – Assessorato ai Servizi Sociali, tramite il progetto interregionale No.Di – No Discrimination.
Ai Nodi è stato chiesto di formalizzare l’interesse mostrato. Ciascuno di essi si è impegnato, nell’ambito delle proprie attività, ad aiutare i testimoni e le vittime di presunti casi di discriminazione nella procedura di segnalazione, attraverso la compilazione del modulo on-line pubblicato nel sito www.ombudsman.marche.it (o, in casi eccezionali, tramite telefono o e-mail) e a fornire loro supporto nell’acquisizione, nel reperimento e nella trasmissione di informazioni utili alla gestione del caso.
L’Ombudsman delle Marche, l’Autorità regionale di garanzia dei diritti dei bambini e degli adulti, accoglie e gestisce le segnalazioni, coordina la Rete regionale antidiscriminazioni anche attraverso il Gruppo di lavoro Regionale contro le discriminazioni, composto dall’Ombudsman stesso, dalla Regione Marche-Servizio Politiche Sociali e Sport, dall’Agenzia Regionale Sanitaria (A.R.S. Marche), dall’Università degli Studi di Urbino, Dipartimento di studi internazionali, Storia, Lingue Culture (DISTI), e dall’Associazione Avvocato di strada. Il Gruppo è stato costituito al fine di condividere e fornire consulenza specialistica sui casi di discriminazione e al fine di organizzare periodici incontri informativi e formativi sulle tematiche del contrasto alle discriminazioni etnico-religiose.
Informazioni e contatti
Ombudsman delle Marche
Piazza Cavour 23 – 60121 Ancona (AN)
Tel. 071 2298483 – fax 071.2298264
ombudsman@regione.marche.it
www. ombudsman.marche.it
assemblea.marche.ombudsman@emarche.it
Regione Piemonte
Il Centro coordina una Rete regionale composta da otto nodi antenna, deputati all’accoglienza e alla presa in carico delle vittime di discriminazione. Tali nodi sono presenti in ciascuna delle otto province piemontesi, gestiti dalle stesse Amministrazioni provinciali sulla base di appositi protocolli d’intesa sottoscritti nel 2011 con la Regione.
Il Centro Regionale contro le discriminazioni opera in stretto raccordo con UNAR in tutti gli ambiti di potenziale discriminazione individuati dall’art. 19 del Trattato per il Funzionamento dell’Unione Europea (genere, razza o origine etnica, religione o convinzioni personali, disabilità, età, orientamento sessuale) e svolge funzioni di:
• prevenzione, informazione e sensibilizzazione sulle discriminazioni
• contrasto dei fenomeni discriminatori e assistenza alle vittime
• monitoraggio a livello regionale
• coordinamento, orientamento, formazione e assistenza agli operatori dei nodi provinciali
Il Centro Regionale contro le discriminazioni in Piemonte è stato istituito dalla Regione Piemonte con deliberazione della Giunta Regionale n.40-2726 del 12/10/2011 ed opera presso la Direzione Regionale Coesione Sociale.
Informazioni e contatti
Centro regionale contro le discriminazioni in Piemonte
Regione Piemonte
Via Magenta, 12 – 10128 Torino
tel. 011.432.5505 – fax +39 011 4322874
antidiscriminazioni@regione.piemonte.it
www.piemontecontrolediscriminazioni.it
Fonti e Normative
http://www.regione.piemonte.it/governo/bollettino/abbonati/2016/06/attach/dgr_02882_070_08022016.pdf
Regione Puglia
Il Centro di Coordinamento Regionale Antidiscriminazioni opera presso il Servizio Politiche di benessere sociale e pari opportunità della Regione Puglia ed è stato istituito in seguito alla sottoscrizione di un apposito protocollo d’intesa con UNAR nel 2010.
Il Centro coordina una rete regionale composta da 62 nodi locali, con funzione di punti informativi, gestiti da organizzazioni no-profit e da alcuni enti locali, individuati dalla Regione attraverso una procedura di selezione pubblica. I nodi locali, attraverso l’attività di front e back office, raccolgono le segnalazioni, svolgono azioni di accompagnamento e mediazione culturale rivolte alle vittime di discriminazione, nonché attività di sensibilizzazione rivolte al territorio.
Il Centro di Coordinamento Regionale opera in collaborazione con UNAR e con altri organismi pubblici e del privato sociale con funzione di coordinamento e supporto alle attività della Rete Regionale, orientamento, formazione e consulenza specialistica per la trattazione dei casi di discriminazione, monitoraggio e prevenzione del fenomeno delle discriminazioni basate sulla razza, l’età, la disabilità, l’orientamento sessuale, l’identità di genere, la nazionalità e le convinzioni personali a livello regionale.
Informazioni e contatti
Centro di Coordinamento Regionale Antidiscriminazioni
Regione Puglia
Servizio Politiche di benessere sociale e pari opportunit
Via G. Gentile, 52 – Corpo E1 – Piano 1 – 70126 Bari
Tel. 080 5404950
Fax. 080 5403370
ufficio.garantedigenere@pec.rupar.puglia.it
www.pariopportunita.regione.puglia.it
Regione Sicilia
Il Centro Regionale di coordinamento per la prevenzione ed il contrasto delle discriminazioni è stato istituito dalla Regione Siciliana con D.D.G. n. 612 del 19/03/2014 in seguito ad un Protocollo di Intesa con UNAR e alla realizzazione del progetto “Rete Regionale Aperta”, finanziato dal Fondo Europeo per l’integrazione dei Cittadini di Paesi Terzi 2012.
Il Centro opera presso l’Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro, Dipartimento della Famiglia e delle Politiche Sociali della Regione Siciliana, con funzioni di coordinamento e di supporto rivolte alla Rete regionale antidiscriminazioni. Questa è composta da 9 “help point”, rappresentati dai 9 Comitati Provinciali della Croce Rossa Italiana, che svolgono funzioni informative, di sensibilizzazione, accoglienza, orientamento e presa in carico delle vittime e dei testimoni di discriminazione, attraverso la raccolta delle segnalazioni e la messa in rete con il Contact Center UNAR. Gli stessi sportelli garantiscono anche un servizio di mediazione linguistica, consulenza legale, mediazione e conciliazione dei conflitti.
Le attività della Rete regionale si rivolgono alle vittime e ai testimoni di discriminazione, diretta e indiretta, relativa al genere, all’età, all’orientamento sessuale, alla razza, all’origine etnica, alla disabilità, al credo religioso.
Informazioni e contatti
Centro regionale di coordinamento per la prevenzione e contrasto delle discriminazioni Regione Siciliana
Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro
Dipartimento della Famiglia e delle Politiche Sociali
via Trinacria 34 -36 – 90145 Palermo
tel: 091 7074 437 – 169 – 702
fax: 091 7074 687
Silvana La Rosa: s.larosa@regione.sicilia.it
Saverino Richiusa: s.richiusa@regione.sicilia.it
Salvatore Terranova: s.terranova@regione.sicilia.it
Giusi Maria Genchi: giusimaria.genchi@regione.sicilia.it
Fonti e Normative
Regione Sicilia Legge Regionale n.6-2015
http://www.unar.it/wp-content/uploads/2015/06/Regione-Sicilia-Legge-Regionale-n.6-2015.pdf
Regione Veneto
Istituito dalla Regione del Veneto, sezione Flussi Migratori, a seguito della stipula in data 21 marzo 2013 con UNAR di un Protocollo d’intesa in materia di prevenzione e contrasto delle discriminazioni razziali e in attuazione del Piano triennale 2013-2015 di iniziative e interventi nel settore dell’immigrazione, l’Osservatorio Regionale Antidiscriminazione è affidato in gestione a Veneto Lavoro.
Obiettivo principale dell’Osservatorio, che agisce in coordinamento con UNAR, è la promozione di azioni finalizzate alla prevenzione e al contrasto delle discriminazioni fondate sulla razza e l’origine etnica, attraverso una Rete costituita da Antenne Territoriali e Punti Informativi, distribuiti su tutto il territorio regionale.
All’Osservatorio spettano la promozione e il coordinamento delle attività della Rete, la formazione degli operatori, la stesura di protocolli d’intesa con realtà che possano supportare la gestione dei casi, ma anche la raccolta, l’esame e la sistematizzazione dei dati, reperiti attraverso le Antenne Territoriali e i Punti Informativi, relativi ai casi di discriminazioni fondate sulla razza e l’origine etnica sul territorio regionale.
Informazioni e contatti
Osservatorio Regionale Antidiscriminazione
Veneto Lavoro
Via Cà Marcello, 67/b – 30172 Mestre Venezia
Tel. 041 2919380
fax 041 2919312
antidiscriminazione@venetolavoro.it
http://www.venetoimmigrazione.it