
Tutte le informazioni di cui hai bisogno per orientarti in tema di discriminazioni, conoscere le modalità operative e scoprire cosa UNAR può fare per te.
Segnalare una discriminazione ad UNAR
Riconoscere una discriminazione
La discriminazione viene definita come un comportamento – diretto o indiretto – che causa un trattamento non paritario di una persona o di un gruppo di persone, in virtù della loro appartenenza ad una determinata categoria. Si ha una discriminazione diretta quando si agisce per mettere una persona o un gruppo di persone in una situazione o in una posizione di svantaggio.
Esempio: Non assumere un musulmano, sebbene sia qualificato per il lavoro, per via della sua religione di appartenenza.
Si ha una discriminazione indiretta (come si diceva prima per omissione) quando una norma, un regolamento, una prassi, un criterio o un parametro apparentemente neutri mettono – di fatto – in una situazione di svantaggio una persona o una categoria di persone.
Esempio: Prevedere che tutte le commesse di un negozio di abbigliamento tengano i capelli scoperti, colpendo in questo modo tutte le donne che indossano hijab.
Situazioni discriminatorie possono verificarsi in vari ambiti della vita sociale (scuola, lavoro, vita pubblica, ricerca di una casa) e possono essere perpetrate per mano di un singolo, o di una istituzione pubblica.
Esempio: Il proprietario di un appartamento che fa espresso divieto di affittare a stranieri
Esempio: Un bando di selezione pubblica in cui viene richiesto il requisito di cittadinanza italiana anche per professioni che non prevedono l’esercizio di una funzione pubblica o di interesse nazionale.
Alcuni contributi utili a comprendere episodi discriminatori sono raccolti nella sezione “Giurisprudenza e prassi”.
Ulteriori informazioni su come riconoscere una discriminazione razziale ed una molestia sono contenute nella sezione “Domande frequenti (FAQ)”
Accedere al Fondo di solidarietà per la tutela contro le discriminazioni
Per promuovere l'integrazione sociale e combattere le discriminazioni di qualsiasi natura è nato il Fondo di solidarietà per la tutela giurisdizionale delle vittime di discriminazione, istituito dal Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio e gestito in collaborazione dal Consiglio Nazionale Forense e dall’Ufficio nazionale Antidiscriminazioni razziali dello stesso Dipartimento.
Il Fondo consente alla vittime di discriminazione di accedere alla tutela giurisdizionale grazie alla anticipazione delle spese legali, che saranno restituite, attraverso un meccanismo di rotazione, in caso di sentenza favorevole. Le domande, che potranno essere presentate anche dalle associazioni titolari della legittimazione processuale (non più di tre nel corso dell’anno) , dovranno essere inoltrate al Consiglio Nazionale Forense.
Informazioni specifiche sul funzionamento del Fondo, sulle condizioni di ammissione, sulle domande sono contenute nel Regolamento pubblicato sul www.consiglionazionaleforense.it
Ottenere un patrocinio dell’Unar
Il patrocinio dell’UNAR è concesso a titolo gratuito per iniziative di rilievo culturale, sociale, artistico, sportivo, organizzate nel territorio nazionale per la promozione della parità di trattamento e la rimozione delle discriminazioni fondate sulla razza o sull’origine etnica.
Sono escluse le richieste che abbiano scopi o finalità commerciali.
Il coordinamento delle adesioni governative è curato in via esclusiva dall’Ufficio del Cerimoniale di Stato e per le Onorificenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il regolamento è disponibile al seguente link
http://presidenza.governo.it/ufficio_cerimoniale/cerimoniale/richieste.html