Puntare sul Diversity Management significa per un’organizzazione promuovere strategie di reclutamento e gestione delle risorse umane che mirano alla valorizzazione delle diversità (di genere, origine etnica,età abilità fisiche, orientamento sessuale, identità di genere).
L’ ipotesi che sta alla base del Diversity Management è che una gestione della forza lavoro centrata sull’inclusione e sulla promozione della diversità offra ad aziende e amministrazioni pubbliche una serie di vantaggi competitivi: incentivo al cambiamento, valorizzazione dei talenti, spinta a trovare soluzioni innovative, capacità di rispondere all’eterogeneità di clienti e mercati, aumento del commitment dei dipendenti, valorizzazione dei background formativi e di esperienze, creazione di un ambiente di lavoro più armonioso. Alla luce di ciò, nell’ultimo decennio sono divenute sempre più numerose le imprese e le amministrazioni pubbliche che hanno iniziato a considerare il Diversity Management come un asset strategico dei loro sistemi organizzativi e della loro politica di sviluppo. Nella prospettiva del Diversity Management, infatti, promuovere la diversità è un modo per creare un ambiente di lavoro più inclusivo e al tempo stesso aumentare la competitività dell’impresa, collegando le performance aziendali con questioni di giustizia sociale. Il volume indaga – da un punto di vista storico, economico e sociale – la traiettoria americana, europea e italiana del Diversity Management e si conclude con una rassegna delle buone pratiche nelle amministrazioni pubbliche europee e nelle public utilities europee.
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